Un team internazionale di ricercatori, che vede capofila gli studiosi dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha messo a punto una piattaforma biologica e optoelettronica per la coltura delle cellule sotto stimolazione luminosa, scoprendo come sia possibile controllare la proliferazione cellulare attraverso impulsi luminosi.
Questa scoperta implica naturalmente un’applicazione oncologica, poiché i tumori sono strutturati sulla base della replicazione maligna di cellule cancerose e controllare attraverso la luce l’attività di cellule e tessuti viventi potrebbe conseguentemente avere ottimi risultati in ambito tanto diagnostico quanto terapeutico.
Lo studio, pubblicato su Advanced NanoBioMed Research, ha infatti concluso che attraverso questa nuova applicazione è possibile ridurre la proliferazione cellulare di una linea tumorale del 50%, solo sottoponendo la coltura presente all’interno della piattaforma ad una serie di stimoli luminosi nel tempo.
Questa interfaccia a cavallo tra biologia ed elettronica è dunque una delle nuove frontiere della medicina, in potenza di cambiare radicalmente l’approccio alla diagnosi e alla cura di molte patologie oncologiche.