Secondo l'OMS il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile.
Il tabagismo è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie, e quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni provocati dal tabagismo e, fra le vittime oltre 600.000 sono non fumatori esposti al fumo passivo.
Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco in Italia oltre 70.000 morti l’anno. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età
Il fumo di sigaretta contiene oltre 7.000 sostanze tossiche distribuite tra parte gassosa, sospensione corpuscolata e condensato. Circa 70 di queste sono cancerogene. Peraltro il fumo attivo o passivo determina l’insorgenza di broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) e altre patologie polmonari croniche; gravi malattie del cuore e delle arterie (infarto, ictus, ipertensione arteriosa, etc.); maggiori rischi di impotenza sessuale per l’uomo e riduzione della fertilità in entrambi i sessi; anomalie nel decorso della gravidanza e dello sviluppo fetale; invecchiamento precoce della pelle, gengiviti, macchie sui denti, alito cattivo, rughe profonde sul viso, tono muscolare decadente. Un elenco, questo, che dovrebbe aiutare a prendere coscienza dei rischi che corriamo!
Per aiuti e consigli è sufficiente contattare la quit-line SOS LILT telefonando al numero verde 800-998877, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 15.00.
Smettere è essenziale, sono sufficienti pochi dati statistici per capire i reali danni del fumo:
- solo nel nostro paese il fumo è considerato il responsabile di circa il 30% delle morti per tumore;
- nel mondo, secondo un recente studio firmato da esperti della Cancer Research Epidemiology Unit dell’Università di Oxford, il 75% dei casi di cancro alla cavità orale, alla faringe e all’esofago può essere attribuito al consumo di tabacco e la percentuale si innalza ad oltre l’80% per il tumore ai polmoni;
- il consumo di tabacco aumenta la probabilità di essere colpiti dal cancro ai polmoni dalle trenta alle sessanta volte.
Inoltre il fumo è il principale responsabile anche di altre patologie quali:
- l’infarto;
- l’ictus;
- le broncopneumopatie croniche ostruttive.
... e per chi non fuma, attenzione ai danni del fumo passivo!
Si porta ad esempio quanto rilevato dall’Unità per la Prevenzione dei danni del fumo dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, sulla base dei dati forniti dall’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), evidenziando che la concentrazione di benzene rilevata a Milano era 6,7 volte in meno rispetto a quella rilevata in una stanza di 45 metri cubi dove si erano fumate 6 sigarette!