Viene considerato un tumore primitivo (non frequente) con circa 12.000 nuovi casi/anno in Italia. Sono invece relativamente frequenti i tumori secondari, ovvero le metastasi, che colonizzano il fegato provenendo da altri organi.
Fattori di rischio
Le epatiti virali B e C sono la principale causa dell’insorgenza dell’epatocarcinoma che si verifica in genere almeno 15 anni dopo il contatto iniziale.
Questi tumori insorgono anche nelle cirrosi alcoliche e solo nel 10% dei casi su fegato sano.
Nulla può dirsi per i piu rari colangiocarcinomi.
Torna suCome si previene
In linea di principio gli epatocarcinomi sarebbero largamente evitabili, se non altro per il limitato numero di fattori in grado di provocarli.
In particolare, gli effetti del virus dell’epatite B possono prevenirsi con un’adeguata immunizzazione (una misura efficace è risultata la vaccinazione per l’epatite B, che in Italia è obbligatoria per tutti i bambini).
Per quanto riguarda invece l’epatite C non sono disponibili vaccini.
In caso di infezione cronica da virus dell’epatite B o C è comunque possibile contenere la replicazione del virus con alcuni trattamenti farmacologici.
Nella realtà italiana, inoltre, è opportuna una riduzione dei danni epatici derivanti dall’assunzione di elevate quantita di alcol e dal fumo di sigarette (aflatossine), mentre meno quantificabili sono i potenziali effetti di altri fattori, dalla dieta alle esposizioni occupazionali.
Torna suDiagnosi precoce
È possibile diagnosticare un epatocarcinoma poco tempo dopo la sua insorgenza, sottoponendo i soggetti a rischio, ossia i cirrotici, a dosaggio semestrale dell’AFP (alfafetoproteina) e ad ecografia epatica.
Torna suSegni clinici
Il tumore del fegato è stato anche chiamato tumore silenzioso perché, soprattutto nelle fasi iniziali, non dà alcun segno di sé. Via via che la malattia si diffonde, però, iniziano a comparire i sintomi specifici, tra i quali il dolore alla parte superiore dell’addome, che si puo irradiare anche al dorso e alle spalle, l’ingrossamento del ventre, la perdita di peso e di appetito, la nausea, il vomito, la sensazione di sazietà, la stanchezza, l’ittero, la colorazione scura delle urine, la febbre, l’edema agli arti inferiori.
Torna suProtocolli diagnostici
Esami di laboratorio e markers tumorali (alfafetoproteina), ecografia epatica, TAC - RMN, agobiopsia con esame istologico.
Torna suTrattamento
Resezione epatica minore o maggiore; trattamenti ablativi percutanei come termoablazione, criochirurgia, chemioembolizzazione; in casi selezionati trapianto di fegato.
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